Hai mai fatto un viaggio da solo? Se la risposta è no, ti consiglio vivamente di farlo. A novembre dell’anno scorso ho fatto il mio primo viaggio da sola a Vienna, una città che avevo già visitato il dicembre precedente. Questa volta, però, volevo esplorare i luoghi che non ero riuscita a vedere durante il primo viaggio. Cultura e gastronomia sono due aspetti principali che influenzano le mie scelte di viaggio, e Vienna non ha deluso le mie aspettative.
Una coppia di amici dei miei genitori vive in città e per due sere mi ha portata in ristoranti dove abbiamo cenato davvero bene. Le principali mete culinarie del mio viaggio a Vienna sono state:
- Café Sacher, per assaggiare la famosa torta Sacher
- Neni, un ristorante israeliano con vista sul Prater
- Figlmüller, per gustare la tipica cucina viennese
Café Sacher
Mi sono sempre detta che una volta nella vita avrei dovuto assaggiare la vera Sacher. Da amante del cioccolato, quando ho visto la cameriera avvicinarsi al mio tavolo con il piattino contenente la fetta di torta, i miei occhi si sono illuminati. A livello di gusto, ho trovato la torta un po’ asciutta e avrei preferito più confettura di albicocche. Tuttavia, l’atmosfera della sala ha reso l’esperienza unica. Dato che desideravo da tempo assaggiare questa torta simbolo della pasticceria viennese, mi sono goduta appieno questo momento.
Neni
Ti chiederai perché, trovandomi a Vienna, sono andata in un ristorante israeliano. La risposta è semplice: dalle vetrate di questo ristorante si gode una vista stupenda sul Prater, con la sua ruota panoramica tutta illuminata. Quando Maru e Matthias, amici dei miei genitori, mi hanno proposto questo posto, ho capito subito la motivazione: il panorama. Anche il locale era molto bello e la cucina a vista gli ha dato “un tocco in più”. Ho ordinato del polpo alla piastra, croccante all’esterno e morbido all’interno, davvero delizioso. Ho apprezzato molto la cura nell’impiattamento, un aspetto che per me non passa mai inosservato, perché, come si dice, “anche l’occhio vuole la sua parte”.
Figlmüller
La terza tappa culinaria, il secondo posto in cui mi hanno portata Maru e Matthias, è stata Figlmüller. Qui ho mangiato la schnitzel, la tipica cotoletta viennese, con le patatine fritte. La carne era molto tenera e l’impanatura croccante e non unta, la schnitzel si scioglieva in bocca. Il ristorante era pieno di famiglie, gruppi di amici e coppie. La gioia sul volto di tutti i commensali di fronte al piatto che veniva servito loro metteva gioia anche a me mentre aspettavo di gustarmi il mio.
Ho apprezzato molto questo mio primo viaggio da sola e sicuramente in futuro ne farò altri. Passeggiare da sola per le vie della città, nei mercati locali e nei giardini mi ha dato un gran senso di pace e tranquillità. Vivendo quest’esperienza ho capito una cosa: pranzare da sola al ristorante non mi piace proprio. Credo che questo sia stato uno dei pochi aspetti negativi del mio viaggio in solitaria, ma che allo stesso tempo mi ha fatto riflettere su quanto, per me, l’andare al ristorante è un’azione che dev’essere fatta in compagnia di qualcuno.